Nel contesto aziendale, la pausa pranzo è spesso ridotta a un momento meccanico: si mangia davanti al computer o ci si affida a soluzioni rapide e poco nutrienti. Eppure, la pausa pranzo consapevole può diventare uno strumento chiave di rigenerazione mentale e fisica.
Mangiare non è solo nutrirsi
Quando si lavora sotto stress, il corpo produce più cortisolo. Se in quel momento consumiamo un pasto troppo abbondante, troppo veloce o ricco di zuccheri semplici, rischiamo un doppio effetto negativo: calo energetico e maggiore infiammazione.
Mangiare con consapevolezza significa invece:
- rallentare
- ascoltare il proprio corpo
- scegliere cibi equilibrati
- respirare prima di iniziare a mangiare
Cos’è la nutrizione consapevole (mindful eating)
È un approccio scientificamente validato che unisce i principi della nutrizione funzionale con le tecniche di mindfulness.
Permette di:
- migliorare la digestione
- aumentare la sazietà reale
- ridurre gli attacchi di fame emotiva
- evitare il “crollo” del primo pomeriggio
Pausa pranzo ideale: una proposta FlowRe
Tempo: 30 minuti
Cibo: piatto unico equilibrato con proteine, fibre, grassi buoni
Pratica: 3 minuti di respirazione prima e dopo il pasto
Movimento: breve passeggiata o esercizio post-prandiale
Disconnessione: no email, no smartphone
Vantaggi per l’azienda
Secondo uno studio dell’American Journal of Health Promotion, i dipendenti che adottano pause consapevoli migliorano focus e produttività del 23%.
Inoltre, si riduce l’assenteismo legato a disturbi digestivi e stanchezza cronica.
Conclusione
Cambiare il modo in cui si vive la pausa pranzo è semplice, economico e impatta in modo positivo sull’intera giornata lavorativa.
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